domenica 27 settembre 2009

Il primo posto in cui sono stata

Quando la riportano giù dalla sala operatoria è ancora addormentata.
Ha una flebo attaccata al braccio ed è molto spettinata. Lei che ha sempre i capelli in ordine, ben tagliati e curati.
E’ la prima cosa che noto.
La guardo e mi pare un po’ gonfia in faccia, ma sarà l’effetto dell’anestesia. Così pallida, senza un filo di trucco e spettinata sembra tanto pù vecchia del solito. In genere nessuno le dà i suoi 74 anni. Ma 74 anni son mica pochi sotto il neon bianco di una stanza di ospedale.
Era un’operazione di routine, un piccolo fastidio per cui era necessario togliere l’utero.
Mia sorella scherza e dice : Beh, vuol dire che non potremo più avere fratelli.
Ma io penso che adesso il primo posto in cui sono stata non c’è più.
Ci sono stata nove mesi lì dentro, anche qualcosa di più perchè pare non volessi assolutamente uscire. Già pigra e indolente allora. La mia prima casa, la mia prima culla, liquida accogliente tiepida e morbida.
Venivo da lì dentro. E adesso quel posto non c’è più.
Mi sento sradicata come se mi avessero espropriata di qualcosa.

Nessun commento:

Posta un commento