giovedì 11 febbraio 2010

Ma i cinesi sognano pecore elettriche ?

Da un paio d'anni vado a farmi lavare i capelli dai cinesi. Stanno praticamente sotto casa mia, shampoo e piega costano un po' più di un pacchetto di sigarette, in venti minuti sei fuori e i miei capelli hanno finalmente un senso e non sembrano più pettinati dalla presa di corrente. E' vero che devi farti capire a gesti, ma tanto io mica voglio acconciature alla Amy Winehouse, ho i capelli dritti e voglio che dritti restino. E poi c'è il grande vantaggio che - non sapendo una parola di italiano a parte "piega" e "lisci" - non rompono le palle con commenti e gossip su personaggi televisivi dei quali sono totalmente all'oscuro.
C'è l'inconveniente della colonna sonora, un misto di Gigi d'Alessio e Tiziano Ferro miagolanti canzoni che assomigliano alle nostre ma i cui versi finiscono sempre in Chin o Yaon o roba del genere. Ma è un piccolo dolore che riesco a sopportare.
I giovanotti si vestono come i nostri, un po' tamarri, sempre alla moda, le ragazze hanno il culo basso ma son carine, tutte con i capelli lisci e tutte con vocine stridule. Cinesi, insomma. Ragazzi, comunque.
Però oggi pensavo che nonostante ci vada da due anni non ho ancora capito niente di loro.
Che faranno nel tempo libero ? Andranno in discoteca o faranno sedute di Shaolin ? Consulteranno i Ching o si caleranno pasticche ? E cosa mangeranno ? Involtini primavera come se piovesse o una bella amatriciana ? Vedranno film con maestri barbuti che volano e spade rotanti o sono patiti di Fellini e della Nouvelle Vague ? Quando han voglia di qualcosa di esotico vanno alla trattoria toscana? Come si dirà TVTB in cinese ? Stanno su un social network cinese per tenersi in contatto con i loro vecchi amici? E avranno nostalgia del loro paese ?
Allora mi sono immaginata che nel Sichuan magari c'è una donna che oggi è andata a farsi lavare i capelli da un parrucchiere italiano che lavora lì, e si chiede esattamente le stesse cose.

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