venerdì 22 gennaio 2010

Stereo-porno




[...] Il cyclorama vaginale giapponese supera qualunque strip-tease. Prostitute sedute su una piattaforma con le cosce aperte, impiegati in maniche di camicia (è uno spettacolo molto popolare) autorizzati a ficcare il naso nella vagina della donna per vedere, vedere meglio - ma vedere cosa? Si arrampicano uno sull'altro per guadagnarsi il posto, mentre le prostitute parlano loro gentilmente o li rimproverano aspramente per il rispetto della forma. Il resto dello spettacolo, fruste, reciproca masturbazione o strip-tease tradizionale impallidisce in confronto a questo momento di oscenità assoluta, questo momento di voracità visuale che va ben oltre il possesso sessuale. Una pornografia sublime: se potessero, questi uomini vorrebbero essere interamente inghiottiti dalla prostituta.Un'esaltazione della morte? Forse, ma allo stesso tempo essi confrontano e commentano ciascuna vagina con una serietà mortale, senza mai sogghignare o scoppiare in una risata e senza mai cercare di toccare - a meno che la regola non lo preveda. Nessuna indecenza, quanto piuttosto un atto infantile ma estremamente serio, prodotto da una fascinazione assoluta nei confronti dello specchio dell'organo genitale femminile, come la fascinazione di Narciso nei confronti della sua immagine.

Io l'ho tradotto, ma l'ha scritto Jean Baudrillard in Seduzione, 1979. E mi piace tantissimo.

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